Specialist Life Support

Bombole di Ossigeno per l’emergenza: uso, stoccaggio e movimentazione.

In più occasioni negli articoli pubblicati abbiamo evidenziato l’importanza che ogni Assistente bagnanti sia addestrato e avesse a disposizione un idoneo presidio medico per prestare un efficace primo soccorso ad un paziente con insufficienza respiratoria causata da una sommersione, arresto cardiaco o qualsiasi altro malore. In questi casi l’intervento di soccorso appropriato deve necessariamente prevedere la somministrazione di ossigeno ad alti flussi, che si può ottenere solo con una bombola dotata di apposite valvole e capacità idonea, elementi che non sono però presenti nel modello monouso, in quanto quest’ultima è più adatta a terapie domiciliari che ad essere impiegata in scenari dove è richiesto ben maggiori prestazioni, come ad esempio oltre alla regolazione del flusso e un sufficiente quantità di ossigeno, anche un manometro per controllarne il consumo.

Tali caratteristiche nonostante siano state segnalate da due dettagliate relazioni editate sia dal nostro comitato medico scientifico, che dai colleghi della SIMSI, e inviate al Ministero della Salute al quale siamo accreditati, oltre che al Comando generale delle capitanerie, ancora oggi in molte ordinanze balneari tra le dotazioni di primo soccorso si trovano le bombole monouso. Per fortuna nonostante l’inerzia del Ministero della Salute, qualcosa si è mosso per la buona volontà e lungimiranza di alcuni comandanti di capitanerie, come quello della Maddalena, che già lo scorso anno ha eliminato le bombole monouso a favore di quelle ricaricabili con le apposite valvole: https://www.guardiacostiera.gov.it/la-maddalena/Documents/Ordinanza_037_22%20-%20Ordinanza%20di%20Sicurezza%20Balneare%202022.pdf

Ma se da un lato abbiamo una Capitaneria che è attenta, dall’altra e paradossalmente sempre sulla stessa isola, quella di Cagliari, nella sua ordinanza balneare prevede solo quelle monouso: https://www.guardiacostiera.gov.it/cagliari/Documents/ORD.%2069_2021%20con%20allegati.pdf.

Una situazione alquanto bizzarra, che conferma la totale confusione che ancora regna su questo delicato tema, che precisiamo, non è da imputare alla Capitaneria di Porto, ma soprattutto dell’ente competente in materia sanitaria che è il Ministero della Salute e a cascata la Regione.

Fatta questa premessa, il nostro consiglio è di affidarsi alle indicazioni della scienza medica e non fermarsi a quella che apparentemente sembra essere la soluzione più semplice ed economica, specialmente quando si tratta della vita umana. Pertanto, dotarsi di una bombola ricaricabile con valvole è la scelta migliore, anzi è l’unica scelta, ma ciò comporta anche conoscere quali sono le precauzioni per il suo utilizzo, movimentazione e stoccaggio. Informazioni che tra l’altro dovrebbero essere contenute nel proprio documento di valutazione dei rischi (DVR):

POCA STABILITÀ DELLE BOMBOLE

Data la loro forma sono recipienti instabili e possono provocare danni alle persone e alle cose investite nonché, durante la caduta, riportare danneggiamenti alla valvola: la pressione causata dalla fuoriuscita incontrollata del gas imprime un forte movimento rotatorio alla bombola. Tali aspetti possono portare a infortuni ai piedi e alle mani ed innesco di materiali.

ELEVATA PRESSIONE

L’incidente potenzialmente più grave è la caduta accidentale della bombola: l’eventuale distacco del regolatore di ossigeno compresso può provocare la fuoriuscita del gas, con un effetto esplosivo. Questo avviene perché la compressione causa un innalzamento di calore che può essere sufficiente per incendiare i materiali che entrano in contatto con l’ossigeno. Sono noti numerosi casi di incidente accaduti in questo modo, alcuni dei quali hanno causato gravi ustioni a persone che si trovavano nelle vicinanze. Le temperature possono provocare la rottura della bombola: esposizioni a temperature superiori a 50 °C lo possono fare esplodere per un eccessivo aumento della pressione interna.

Cose da fare

– Una bombola di gas deve essere messa in uso solo se il suo contenuto risulta chiaramente identificabile. Il contenuto viene identificato nei modi seguenti: a colorazione dell’ogiva, secondo il colore codificato dalla normativa di legge; nome commerciale del gas punzonato sull’ogiva a tutte lettere o abbreviato, quando esso sia molto lungo; scritte indelebili, etichette autoadesive, decalcomanie poste sul corpo della bombola, oppure cartellini di identificazione attaccati alla valvola o al cappellotto di protezione; tipologia del raccordo di uscita della valvola, in accordo alle normative di legge; e tipologie e caratteristiche dei recipienti.

– Durante l’uso le bombole devono essere tenute in posizione stabile, se necessario assicurarla alla parete, o ad un qualsiasi supporto solido, mediante catenelle o con altri arresti efficaci, salvo che la forma della bombola ne assicuri la stabilità, anche in una borsa primo soccorso che ne identifica la sua presenza.

– Le bombole devono essere protette contro qualsiasi tipo di manomissione provocato da personale non autorizzato.

– Le valvole delle bombole devono essere sempre tenute chiuse, tranne quando la bombola è in utilizzo. L’apertura delle valvole delle bombole a pressione deve avvenire gradualmente e lentamente. Si ricorda che la sequenza da seguire nell’apertura delle valvole è la seguente:

1. aprire in senso anti-orario la valvola posta sulla bombola;

2. aprire in senso orario la valvola a spillo del riduttore;

3. aprire in senso anti-orario la manopola di regolazione della pressione.

– Prima di restituire una bombola vuota, l’utilizzatore deve assicurarsi che la valvola sia ben chiusa, quindi avvitare l’eventuale tappo cieco sul bocchello della valvola. Si consiglia di lasciare sempre una leggera pressione positiva all’interno della bombola.

Cose da non fare

– Le bombole contenenti gas non devono essere esposte all’azione diretta dei raggi del sole, né tenute vicino a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere o superare i 50°C.

– Le bombole non devono mai essere collocate dove potrebbero diventare parte di un circuito elettrico.

– Le bombole non devono mai essere riscaldate a temperatura superiore ai 50ºC. È assolutamente vietato portare una fiamma al diretto contatto con la bombola.

– Le bombole non devono essere raffreddate artificialmente a temperature molto basse (molti tipi di acciaio perdono duttilità e infragiliscono a bassa temperatura).

– Le bombole non devono essere usate come rullo, incudine, sostegno o per qualsiasi altro scopo che non sia quello di contenere il gas per il quale sono state costruite e collaudate.

– L’utilizzatore non deve cancellare o rendere illeggibili le scritte, né asportare le etichette, le decalcomanie, I cartellini applicati sulle bombole dal fornitore per l’identificazione del gas contenuto.

– L’utilizzatore non deve cambiare, modificare, manomettere, tappare i dispositivi di sicurezza eventualmente presenti, né in caso di perdite di gas, eseguire riparazioni sulle bombole piene e sulle valvole.

– Non devono essere montati riduttori di pressione, manometri, manichette od altre apparecchiature previste per un particolare gas o gruppo di gas su bombole contenenti gas con proprietà chimiche diverse e incompatibili.

– Non usare mai chiavi od altri attrezzi per aprire o chiudere valvole munite di volantino. Per le valvole dure ad aprirsi o grippate per motivi di corrosione, contattare il fornitore per istruzioni.

– La lubrificazione delle valvole non è necessaria. È assolutamente vietato usare olio, grasso od altri

lubrificanti combustibili sulle valvole delle bombole contenenti ossigeno e altri gas ossidanti.

– Non usare presidi (mascherine, tubi, ecc..) che non siano ossigeno compatibili.

Movimentazione delle bombole

Cose da fare

– Tutte le bombole devono essere provviste dell’apposito cappellotto di protezione delle valvole, che deve rimanere sempre avvitato tranne quando il recipiente è in uso, o di altra idonea protezione, ad esempio maniglione, cappellotto fisso.

– Le bombole devono essere maneggiate con cautela evitando gli urti violenti tra di loro o contro altre superfici, cadute od altre sollecitazioni meccaniche che possano comprometterne l’integrità e la resistenza.

Cose da non fare

– Le bombole non devono essere sollevate dal cappellotto, né trascinate, né fatte rotolare o scivolare sul pavimento.

– Le bombole non devono essere maneggiate con le mani o con guanti unti d’olio o di grasso: questa norma è particolarmente importante quando si movimentano bombole che contengono gas ossidanti.

– Le bombole scadute di collaudo non devono essere usate, né trasportate piene né tanto meno riempite.

Stoccaggio e deposito delle bombole

Cose da fare

– Le bombole devono essere protette da ogni oggetto che possa provocare tagli od altre abrasioni sulla superficie del metallo.

– I locali di deposito devono essere asciutti, freschi, ben ventilati e privi di sorgenti di calore, quali tubazioni di vapore, radiatori, ecc.

– I locali di deposito, devono essere contraddistinti con il nome del gas posto in stoccaggio. Se in uno stesso deposito sono presenti gas diversi ma compatibili tra loro, le bombole devono essere raggruppate secondo il tipo di gas contenuto.

– È necessario altresì evitare lo stoccaggio delle bombole in locali ove si trovino materiali combustili o sostanze infiammabili.

– Nei locali di deposito devono essere tenuti separati le bombole piene da quelle vuote, utilizzando adatti cartelli murali per contraddistinguere i rispettivi depositi di appartenenza.

– Nei locali di deposito le bombole devono essere tenute in posizione verticale ed assicurate alle pareti con catenelle od altro mezzo idoneo, per evitarne il ribaltamento, quando la forma del recipiente non sia già tale da garantirne la stabilità.

– I locali di deposito di bombole contenenti gas pericolosi e nocivi (infiammabili, tossici, corrosivi) devono essere sufficientemente isolate da altri locali o luoghi di lavoro e di passaggio ed adeguatamente separati gli uni dagli altri.

– I locali di deposito di bombole contenenti gas pericolosi e nocivi devono essere dotati di adeguati sistemi di ventilazione. In mancanza di ventilazione adeguata, devono essere installati apparecchi indicatori e avvisatori automatici atti a segnalare il raggiungimento delle concentrazioni o delle condizioni pericolose. Ove ciò non sia possibile, devono essere eseguiti frequenti controlli e misurazioni.

– Nei locali di deposito di bombole contenenti gas pericolosi e nocivi devono essere affisse norme di sicurezza concernenti le operazioni che si svolgono nel deposito (per esempio: movimentazione, trasporto, ecc.), evidenziando in modo particolare i divieti, i mezzi di protezione generali ed individuali da utilizzare e gli interventi di emergenza da adottare in caso di incidente.

– Nei locali di deposito di bombole contenenti gas asfissianti, tossici ed irritanti deve essere tenuto in luogo adatto e noto al personale un adeguato numero di maschere respiratorie o di altri apparecchi protettori da usarsi in caso di emergenza.

– I locali di deposito di bombole contenenti gas infiammabili devono rispondere, per quanto riguarda gli impianti elettrici a sicurezza, i sistemi antincendio, la protezione contro le scariche atmosferiche, alle specifiche norme vigenti.

Cose da non fare

– Le bombole contenenti gas non devono essere esposte all’azione diretta dei raggi del sole, né tenute vicino a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere o superare I 50°C.

– Le bombole non devono essere esposte ad una umidità eccessiva, né ad agenti chimici corrosivi. La ruggine danneggia il mantello del recipiente e provoca il bloccaggio del cappellotto.

– È vietato lasciare le bombole vicino a montacarichi sotto passerelle, o in luoghi dove oggetti pesanti in movimento possano urtarli e provocarne la caduta.

– È vietato immagazzinare in uno stesso locale bombole contenenti gas tra loro incompatibili (per esempio: gas infiammabili con gas ossidanti) e ciò per evitare, in caso di perdite, reazioni pericolose, quali esplosioni od incendi.

Conclusioni

Seguite tutte le indicazioni riportate sulla scheda tecnica di sicurezza fornita dal produttore del farmaco e mantenete sempre aggiornato il vostro piano di emergenza e tutti i dispositivi e attrezzature per l’assistenza sanitaria e nel caso visitate il sito www.bomboleossigeno.com

Dott. Stefano Mazzei

Dott. Stefano Mazzei

Laureato in scienze dell'educazione e della formazione, è il fondatore di Salvamento Academy, azienda specializzata in corsi di alta formazione in ambito sanitario.

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